L’ arte dei guanti a Napoli: storia, tradizione e curiosità.

I guanti hanno origini antiche, il loro uso, infatti, era già conosciuto alle popolazioni dell’antico Egitto, come testimonia il ritrovamento di questo particolare accessorio nella tomba del faraone Tutankamon,  e gli antichi Greci, i Romani e i Longobardi  adoperavano i guanti soprattutto come affermazione di prestigio. La loro forma iniziale pare fosse molto diversa da quella da noi conosciuta, in quanto i guanti consistevano in semplici sacchetti da legare ai polsi, senza separazioni per le dita. In seguito, venne separato il pollice e, ancora più in là nel tempo, vennero inserite le separazioni per tutte le dita, e i guanti diventarono un vero e proprio ornamento, oltre che un utile  accessorio protettivo.

Nel Medio Evo il loro uso era diffuso presso le più elevate classi sociali con  una  tipologia corrispondente ai diversi ranghi, sicchè i nobili indossavano per lo più guanti di velluto, arricchiti di ornamenti preziosi, mentre è noto che i cavalieri usavano guanti in maglia d’acciaio a protezione delle proprie mani durante le cruenti tenzoni che era loro dovere affrontare. Durante questo periodo il guanto assume un valore simbolico tant’è che viene adoperato nelle investiture dei feudatari, nella consacrazione dei vescovi e anche, in segno di sfida. Ma è soprattutto in Francia che l’uso dei guanti diventa  un vero e ricercatissimo accessorio di abbigliamento, sia per gli uomini che per le donne e molto di moda furono i guanti adoperati dalle guardie del re, detti appunto alla moschettiera.

Ma se alla  Francia nel 1600 venne riconosciuta la migliore fattura del guanto, nel secolo successivo, l’arte dei guanti diffusa anche  in Italia, è proprio a Napoli che comincia a raggiungere un alto livello di fattura e di bellezza.
Da allora la guanteria napoletana acquista un ruolo predominante oltre confine nella produzione  dei guanti soprattutto in pelle, che continua a conservare nei secoli successivi e ancora negli anni’ 60, quando, come molti napoletani ricorderanno, nella Napoli antica, in zone quali la Sanità, Capodimonte solo per citarne alcune, numerosissime famiglie napoletane erano dedite alla fabbricazione di guanti destinati non solo al mercato interno ma anche a soddisfare le richiesta sempre altamente elevata dei mercati esteri.

Ancora oggi  Napoli  per numero di aziende e per la qualità del prodotto, continua ad essere  nel campo della guanteria una realtà particolarmente significativa a livello internazionale e ciò è sicuramente dovuto alla maestria dei nostri  artigiani guantai  che con la loro bravura e con il loro indiscutibile talento,  continuano a preservare quest’arte antica, sicuramente orgogliosi di poterla tramandare ai giovani napoletani che intendano apprendere le tecniche  e la sapiente manualità dell’arte dei guanti.

Luciana Bronzino
Dirigente Servizio Artigianato

“Città e Consumi”, numero 10, agosto 2010 – http://www.comune.napoli.it