Distretti, qualità e specializzazione hanno reso l’industria conciaria italiana leader a livello mondiale.
Le cifre dimostrano, infatti, che il nostro Paese da solo vale un quinto della produzione mondiale e muove più di un quarto delle pelli finite commercializzate nel mondo con un export pari al 75% del suo fatturato, equivalente a 5 miliardi di euro. Dati che fanno riflettere e sucitano un interrogativo: “Qual è il segreto del successo della conceria italiana?”.
Secondo Gianni Russo, Presidente dall’Associazione di categoria dell’industria conciaria italiana (Unic) è tutto merito dell’organizzazione in distretti. I principali poli conciari italiani situati in Veneto, Toscana e Campania legando le imprese al territorio e puntando tutto sulla sostenibilità ambientale e sulla innovazione hanno dimostrato che la globalizzazione non sempre paga.
Dello stesso parere, anche il Presidente di Hermès, Axel Dumas, che in una recente intervista al CorSera ha dichiarato di invidiare l’organizzazione in distretti dell’industria conciaria italiana e i suoi preziosi artigiani.
La conceria italiana apprezzata nel mondo per la capacità indiscussa di trasformare le materie prime in prodotti di altissima qualità artigianale, senza tralasciare sostenibilità ambientale, salute dei lavoratori e dei cittadini, è diventata un modello da imitare in tutto il mondo.
Ed è proprio in questo contesto che ci inseriamo noi di Nuova Partenopea Pelli. Situati nel Distretto della concia di Solofra, grazie alla nostra posizione strategica siamo in grado di sviluppare una proposta sempre innovativa e al passo con i tempi e con il cambiare delle mode. Riusciamo, inoltre, a garantire sempre una qualità elevata, attingendo dal comparto terziario tecniche ed innovazioni di aziende specializzate in vari aspetti della produzione conciaria.