Ancora un altro successo italiano quello del Pitti giunto all’ ottantaseiesima edizione, un evento che si conferma essere sempre più internazionale e che ormai desta maggiore curiosità rispetto alle collezioni maschili a Milano.
Il Pitti rappresenta il punto di incontro per tanti professionisti del settore sempre più interessati a conoscere quale linguaggio parlerà la moda della stagione seguente. Per ora l’edizione numero 86, da poco conclusa, ha registrato un incremento di visitatori, moltissimi eventi e diverse nuove collaborazioni. Quest’anno il tema principale e’ stato il ‘ping pong’, atto a simboleggiare l’uomo veloce e scattante sempre pronto a raccogliere nuove sfide, una ventata di ottimismo essenziale di questi tempi; con la visita del primo ministro Renzi anche la classe politica ha mostrato il necessario sostegno all’industria della moda, una delle prime risorse del nostro Paese.
Come di consueto la Fortezza da Basso era divisa in diverse sezioni: da quella più formale a quella più sperimentale rivolta ai giovani designer ed allo sportswear, quest’ultimo disinvolto ma ricercato al contempo. Quello che più colpisce è la conferma di uno stile che guarda ad opposte direzioni: cavalca segmenti diversi ed il risultato entusiasma. L’uomo contemporaneo dimostra di apprezzare un abito sartoriale con elementi che spezzano la classicità, i dettagli sono grintosi e cosmopoliti.
Al contrario il mood sportivo acquisisce un tocco chic. Sembrano sposare il filone della contaminazione anche gli accessori, che tra l’altro sono un elemento caratterizzante del look. Scarpe, borse, ventiquattro ore e zaini sono state presentate in pelle liscia colorata e leggera, il vitello è stato il materiale tra i più usati, ha subito processi di tintura o è stato stampato ad effetto pelle esotica, come per i mocassini in anguilla dei calzolai italiani ed i modelli Beatles in stampa coccodrillo.
I motivi, in particolar modo quelli floreali e grafici, hanno arricchito i modelli più sportivi; il tema della giungla ed i fiori colorati hanno rivestito sneakers ma non solo. Ancora presenti le pelli effetto metal per interpretazioni più futuristiche. Meravigliose le lavorazioni quali punzonature, laserature ed effetti 3D; la pelle intrecciata, ad esempio, ha conquistato le raffinate stringate di Sutor Mantellassi.
Tra i diversi modelli di scarpe presentate al Pitti tornano prepotentemente in voga i mocassini, realizzati in camoscio bicolor oppure in camoscio cachemire rosso con dettagli in vitello
firmati Castori. Ad accontentare le personalità più casual la limited edition di Barracuda shoes; il mood classico sposa fondi di gomma air per un effetto particolarmente grintoso ed esclusivo.Sul fronte borse lo zaino e’ tra i modelli più fotografati, ricoperto di stampe grafiche ed ironiche; Campomaggi l’ha realizzato per gli amanti del genere in vacchetta stampa camouflage, Gabs invece per la cartella gioca sull’effetto retro’, da una parte e’ in pvc con elementi legati all’universo della scuola e dall’altra e’ in pelle tinta unita.
Stavolta è l’ironia mixata allo stile che prevale al Pitti, quel proporre idee e sperimentazioni che hanno l’obiettivo di personalizzare l’immagine di ognuno. L’effetto è snob ma democratico.